Japan with the kids (from the archive)
In questi anni di pannolini e notti insonni i nostri piedi sono rimasti tutt’altro che fermi, e abbiamo continuato a viaggiare. L’estate 2019 e’ stata epica, forse perche’ sapevamo che nel 2020 non ci sarem potuti muovere per piu’ di 5 km da casa?
Nell’ordine:
- 1 mese in camper nella costa Ovest Australiana, da Perth ad Exmouth, con Gabriel (7 mesi) svezzato su un camper on the road
- 2 settimane in Giappone
- 3 mesi in Italia, tra Sardegna, Lago d’Orta, Sicilia e Puglia…una figata totale!
Il Giappone con i bambini e’ stata una bellissima esperienza.
Io ed EffeMaschio ci eravamo gia’ stati tanti tanti anni prima, in viagigo di nozze, zaino in spalle. E tornarci con i bambini ci ha dato un punto di vista completamente diverso.
Abbiamo passato la maggior parte del tempo a Tokyo, intramezzato da 5 giorni in un villaggio di onsen, a Hakone.
C’era pure il vulcano attivo e un warning per possibili eruzioni, non ci ha fermati manco quello
A Tokyo abbia dormito in aree completamente diverse. Trovare una casa abbastanza grande per 4 persone e’ abbastanza difficile, onestamente, e volevamo stare in un appartamento, con un bambino cosi piccolo volevamo avere la liberta’ di avere un frigo, poter mangiare a casa comodamente,
Siamo finiti in aree fantastiche, grazie al mio studio approfondito di un blog fantastico , qui il link: The Tokyo Chapter – Japan with Kids
Il primo periodo abbiamo dormito vicino alla Komagome Station. A un passo da casa c’era una stradina troppo carina piena di negozi, la Shimofuri Shopping Street.
POi siamo andati alle onsen, e al ritorno abbiamo dormito a Ebisu, in una una zona comodissima e super pacifica.
La difficolta’ maggiore a Tokyo con bambini piccoli sono 2:
1) prendere la metro, perche’ sono affollate e perche’ non tutte le stazioni hanno ascensori che portino alle piattaforme. (eh si, sembra Roma, vero?? :S). Pero’ tutte le stazioni della Yamanote line sono servite da ascensori, quindi abbiamo cercato case che fossero “vicine” alle stazioni.
2) assenza di parco giochi. Anche qui il blog ci e’ stato di grandissimo aiuto, perche’ la blogger ha scritto post su diversi parco giochi in citta’, quindi mentre organizzavamo i nostri itinerari cercavamo di passare per qualche parco giochi o parco, per dare un momento di svago ai bambini.
E’ stata una vacanza strana, diversa, fatta a loro misura, cercando di mettere dentro una giornata qualcosa per noi e qualcosa per loro. Sono risultate alcune giornate molto lunghe, perche’ siamo entrambi innamorati di Tokyo, e diverse volte siamo tornati a casa tardi, con Daniel crollato esausto sul passeggino e Gabriel nel marsupio, dopo essere stati in giro tutto il giorno.
Gli highlights:
- teamLab: spettacolo multimediale meraviglioso, con una sala enorme dedicata ai bambini. Non volevamo piu’ uscire!
- il Ghibli Museum
- il mega Godzilla a Shinjuku
- il cibo, sempre buono. Gabriel ha mangiato uova sode comprate al 7/11, noi ci siamo ingozzati di ramen, Karaage e gyoza ottimi, e onigiri comprati a picocli botteghini sulla strada, come neicartoni giapponesi, e ogni altra meraviglia culinaria. E abbiamo scoperto il bubble tea
La breve sosta alle terme e’ stata magica. Abbiamo prenotato un ryokan, un albergo tradizionale, e siccome eravamo li in settimana, eravamo gli unici ospiti! Il che vuol dire che avevamo le onsen (divise in maschili e femminili) tutte per noi. L’albergo era gestito da una copia vecchissima, gentilissimi, che non parlavano una mezza sillaba di inglese, ma che ci hanno trattati come se fossimo delle divinita’ scese in terra. Avevamo colazione e cena incluse, ed e’ stata la scelta migliore del mondo, perche’ il cibo era strafantastico. Se siete disposti a mangiare pesce sotto sale a colazione, s’intende. Sapori meravigliosi, di un’autenticita’ disarmante.
Avere le onsen dentro la struttura e’ stato fighissimo, soprattutto perche’ ha piovuto per 2 giorni, ed era una goduria immensa immergersi nell’acqua bollente a fine giornata. Daniel invece ha apprezzato poter giocare con l’acqua nel bagno enorme, e fare un casino senza che nessuno lo uccidesse. Per Gabriel c’erano fasciatoio e vaschetta a disposizione, fantastici giapponesi <3