Una presenza inquietante
Da qualche tempo a casa c’e’ una presenza nuova, che un po’ mi inquieta pure: dopo quasi 4 anni siamo di nuovo proprietari di una tv (anche se forse farei meglio a definirla uno schermo per il cinema casalingo).
A Roma avevamo una tv in sala, che ci serviva per vedere film e rovinarci il fegato occasionalmente guardando programmi stile Report e Ballaro’. Per la maggior parte del tempo restava spenta, preferendo pasti con musica di sottofondo piuttosto che con reclame pubblicitari, notizie tragiche, o stupidi programmi di pacchi. Probabilmente l’abuso di tv fatto durante l’adolescenza mi ha fatto fare scorte per gli anni a venire!
Cosi dopo il giro del mondo, quando siamo tornati a una vita semi-stabile, non abbiamo comprato la tv, non ne abbiamo sentito la necessita’.
Quindi siamo da anni completamente fuori dal circuito televisivo. Vi devo confessare di non aver mai guardato una puntata di Masterchef in vita mia, pensate sia grave? e di aver visto poche volte Real Time ed averlo trovato demenziale e un insulto alla mia intelligenza passare il mio tempo a vedere come la gente organizzi il suo matrimonio o ristrutturi case che non potro’ mai avere, e che non me ne frega nemmeno di avere, in tutta sincerita’. QUi non c’e’ nemmeno la Santanche’ che starnazza, i talk show sono tutto un grazie e prego e prima tu, che ti rovinano il fegato per la mielosita’… Siamo cosi poco abituati alla tv che abbiamo seri problemi a maneggiare un telecomando moderno…cosa che mia nonna ha imparato a fare anni fa, ormai. Inoltre quando capita di vedere la tv tipo in un locale, io ed EffeMaschio sembriamo due uomini promitiiv che vedono delle imamgini colorate per la prima volta in vita loro, ci rimbambiamo soprattutto di fronte alla pubblicita’, i nostri cervelli delle tabule rase terra di conquista per l’advertising. Ignoro chi sia il 99% dei personaggi “popular” sia Down Under che in Italia, e devo dire che vivo benisismo, eh! Ho sempre preferito un libro e della musica, una chiacchiera sul divano, una birra con gli amici. Fottuttamente e maledettamente radical chic, lo so.
Lo so che cosi’ facendo non potro’ mai capire a fondo perche’ la gente voti Tony ABbott, ne’ capire tante delle dinamiche sociali moderne.Mi sono anche preoccupata per questa cosa, ho pensato di dovermi buttare nella civilta’ televisiva per capire meglio il mio presente, o anche solo per trovare qualche argomento in comune per l’ora di pranzo a lavoro, giusto per socializzare con le mie colleghe che invece sembrano preparatissime sul tema. Che molta gente quando confessi di non sapere di cosa stanno parlando sgrana gli occhi incredula “Non hai la tv??”. COn lo stesso sguardo e tono di qel comico di Zelig di qualche anno fa “Tatiana? CHi e’ Tatiana?”. Poi ho contato i libri non letti che aspettano sulla libreria, ho pensato ai miei amici, e mi sono detta “sti cazzi”, continuo a fare la radical chic del cavolo, la tv non mi manca, non mi piace, la vita e’ breve, perche’ dovrei sprecare il mio tempo guardandola?
Cosi sono passati quasi 4 anni, senza tv. In questi anni abbiamo guardato i film sul protatile, ed siamo andati di piu’ al cinema, anche (mica al Warner, no, nei cinema Palace o all’Astor, a guardare film vecchi o indipendenti o europei o qualsiasi altra cosa non sia un maledetto colossal holliwoodiano…attivita’ chiaramente da radical chic). Abbiamo anche noleggiato un sacco di DVD, fino a quando il nostro negozio di videonoleggio preferito ha chiuso i battenti circa 3 mesi fa. Minuto di silenzio per favore.
Cosi dai DVD e dal portatile siamo passati a guardare i film in streaming sul tablet. Mica scaricati, no. Che siamo radical chic, che altrimenti certi film non li produce piu’ nessuno, e bla bla bla, a noi non piace scaricare gratis. Ma sul tablet, capite? due persone strette sul divano che condividono uno schermo minuscolo. Va bene volersi bene, va bene stare vicini vicini, ma stava diventando un incubo. Cosi dopo 3 mesi di film sul tablet ci siamo arresi all’idea: basta, ci serve uno schermo piu’ grande. E abbiamo comprato la tv.
Un po’ a malincuore, lo confesso, perche’ comunque si stava bene senza quel coso in cucina, che ha avuto pure bisogno di un mobile tutto suo (mortacci…)…perche’ col bimbo in arrivo non voglio che guardi la tv, non voglio avere la tentazione di usarla come baby sitter, ne’ rendere un bambino piccolo bersaglio del marketing piu’ subdolo. Fuck Peppa Pig, insomma. E non ditemi che diventera’ disadattato, perche’ ci sono un sacco di amici che non hanno fatto vedere la tv ai figli fino ai 3 anni, e i bambini in questione non sono celebrolesi, anzi.
Mi ero ripromessa di non collegarla all’antenna televisiva, anzi di tagliare l’antenna, per evitare la tentazione di accenderla, ma in realta’ non c’e’ bisogno, perche’ anche cosi la tv e’ sempre spenta. E’ come avere un monitor di un pc, praticamente. Solo molto piu’ grande e ingombrante.
Ora la domanda e’: fino a quando resisteremo alla tentazione tv? fino a quando resistero’ a non guardare Masterchef? quando cominceremo a cenare con la tv accesa senza parlarci, assorbiti dalla scatola nera? fino a quando il piccolo nanetto potra’ essere tenuto lontano dal bloody marketing?
Resisti DoppiaEffe!