Sott’acqua
Dopo 3 anni sono tornata sott’acqua con una bombola sulle spalle.
Ho preso il brevetto PADI Open Water prima di partire per il giro del mondo, ma non ho mai fatto immersioni dopo il brevetto, perche la mia asma e’ impazzita proprio in quei mesi, e il pneumologo mi aveva vietato solo 2 cose: immersioni e motociclismo. Damn.
Sicura di poterlo sconfessare, sono pure andata da un medico sportivo: il pericolo non e’ che ti manchi l’aria, mi ha spiegato. Il pericolo per un asmatico e’ l’aria che resta dentro i polmoni quando si espira, perche’ polmoni difettosi tengono dell’aria dentro. E quando risali in superficie quell’aria si espande….
Argomento abbastanza convincente per convincermi a fare snorkeling mentre EM sguazzava nei fondali in Messico, Costarica, Bali…sbavando mentre dall’alto seguivo il gruppo dei divers che si spostava nell’acqua.
L’ultimo esame fatto qualche mese fa pero’ non dava piu’ evidenza di asma, pare si sia magicamente curata, spirometria perfetta, ma il coraggio di buttarmi in acqua mi e’ venuto solo alle Fiji. Dopo aver visto i coralli meravigliosi facendo snorkeling, una distesa enorme e coloratissima, mi sono detta che dovevo tornare all’azione.
C’e’ un’ altra cosa che mi ha convinta pero’. Nella prima isola in cui siamo stati c’era una ragazza danese che ogni volta diceva “mi fa paura“. Per lo snorkeling, il diving, prendere la barca, i ragni, andare a nuotare in una piscina dentro a una grotta, le lucertole in stanza, il kayak. E ho pensato “Non si puo’ vivere cosi, avendo paura di tutto.” Non ci si puo’ far condizionare la vita dalla paura, perdere delle esperienze uniche perche l’allarme nel nostro cervello suona troppo spesso. Non possiamo far governare la nostra vita dalla paura, invece che dalle emozioni e dalle scoperte.
Cosi ho riutilizzato l’approccio d’impatto gia’ sperimentato per combattere le vertigini (mi sono lanciata col paracadute) e ieri sono tornata sott’acqua. Inutile dire quanto sia magico vedere la barriera corallina da dentro, invece che dall’alto. I colori dei coralli, i pesci che ti sfiorano, l’acqua azzurra o smeraldo attorno, le rocce e coralli enormi, i pesci coloratissimi.
Ma l’emozione piu’ grande ce l’ha regalata l’immersione notturna.
Io, EM e il dive master entriamo in acqua dalla spiaggia con l’ultima luce del giorno. In un attimo, il tempo di mettere le pinne, l’unica luce viene dalle nostre torce. Andiamo sotto pian piano, giriamo attorno alla barriera, ed ecco la nostra parete. Incantevole. Il mare e’ vivo anche la notte, i pesci ci sfiorano le gambe, sembra le vogliano mangiare! EM (che ormai e’ bravissimo) riesce ad avvicinarsi a vedere i coralli da vicinissimo: i polipi sono svegli, aperti, un gamberetto sta per essere mangiato. Ci sono meduse trasparenti, gamberetti, razze che nuotano placide, conchiglie enormi, un grande essere arancione con una specie di coda di corallo bianco che poi scopro essere un animale difficile da vedere (perdonatemi, ho scordato il nome), e altre mille forme di vita.
E poi il momento piu’ magico: ci sediamo sul fondo sabbioso, in cerchio, siamo a 15 metri sotto il livello del mare. E spegnamo le luci.
Inaspettatamente non penso agli squali o a chissa’ cosa, e mi concentro davanti a me. Il mare sembra il cielo stellato, attorno a noi milioni di particelle di plancton nuotano tranquille, luminose. E’ uno spettacolo meraviglioso, quasi commovente. Resterei li al buio fino a quando la bombola lo consente.
E quando usciamo in superficie eccitati come due bambini per la bellissima immersione mi dico che combattere la paura serve a questo, per non perdersi dei cieli stellati sott’acqua. Per non perdere della magia.
PS: ovviamente ho combinato dei casino notevoli nelle prime 2 immersioni, tra cui la cosa piu’ imbecille che si possa fare, togliersi l’erogatore…e rimetterlo mezzo secondo dopo. Ecco, penso che non rifaro’ mai piu’ una stupidata del genere 😀
PS1: se avete paura degli squali, vi consiglio di vedere questo bellissimo documentario, che vi darà un altro punto di vista su queste bellissime creature guardiane dell’equilibrio dei nostri mari. Da quando l’ho visto ho smesso di avere l’ossessione ogni volta che entro in acqua! Si intitola Extinction Soup
No, meglio tacere….