Sfidando le leggi di Murphy
E’ risaputo che le leggi di Murphy governino la nostra esistenza. Per esempio, aspetti una telefonata importante e stai sempre col cellulare accanto. Quando entri nel garage a recuperare la bicicletta, e per circa 2 minuti non hai il segnale, la telefonata arriva. E tu ovviamente la perdi. Damn.
Così, al 100 curriculum inviato, e dopo il 3 colloquio, ho deciso di sfidare Murphy: me ne vado da Melbourne per un po’ perchè appena fuori città sicuramente riceverò le chiamate per i colloqui. Ne sono certa. Avevo pensato di andare a fare un giro in Tasmania in solitaria ma non avevo concretamente fatto mulla xprganizzarmi, cosi, complici una serie di eventi assurdi capitati nell’ultima settimana a EM, la destinazione è cambiata: insieme a Pobiddu ce ne andiamo alle Fiji per 10 giorni.
Oh yeah. Niente cose complicate, niente viaggio socio-economico-culturale questa volta. EM mi ha pure bocciato l’idea di passare qualche giorno nell’isola principale in giro tra cascate, foresta e villaggi: testuali parole “Voglio stare con le palle ammollo”. Deve ancora dimenticare la Cina. E il trasloco di questo weekend, che sulla schiena si sente tutto.
Così ce ne andremo a zonzo per le isole sulla parte ovest, le Yasada, un’isola dopo l’altra. Island hopping. Solo uno zaino piccolo (25/30 litri a testa), le infradito, mare e sabbia. E tanti tanti libri per abbattere la noia nelle isole. Backpacker alle Fiji, fantastico.
Dopo aver backpeckerato in Costarica, Giappone e Cina, questa potrebbe essere la luna di miele un po’ più tradizionale, sulla spiaggia, in relax, niente scarpe da trekking, backpackerare tra le isole. Se vi state facendo il film del resort di lusso sulla spiaggia, bloccatevi: le destinazioni sulle Yasada sono tutte semplici, più capanne sulla spiaggia che resort (e hanno i dormitori). Stile la bellissima capanna a Tulum e quella alle Gillis (Indonesia): mi spiace non possiate vedere il sorriso da scema che mi si è dipinto sulla faccia in questo momento all’idea di dormire in uno di quei posti magici. Quei posti di una semplicità estrema, dove hai solo un tetto sulla testa, un materasso e una zanzariera…niente fronzoli, niente piscine (ma che te ne fai della piscina se di fronte c’è la barriera corallina??? mah), esci ed il mare è a pochi passi da te, e le uniche cose che puoi fare sono nuotare, dormire, leggere, camminare sulla spiaggia, guardare le stelle la notte….e riempirti di mare. E mandare curriculum, ovviamente.
Sapete cosa penso in questo momento? che siamo due sprovveduti. Una non ha lavoro, l’altro è in garden leaves, la casa è un casino enorme con pacchi da aprire ovunque e antine malefiche da scrostare, ma noi ce ne andiamo alle Fiji in bassa stagione, con tanto di biglietto scontato comprato una settimana fa, che tanto c’è tempo per aprire i pacchi, e poi il padrone di casa deve fare lavori, mica ha senso pulire prima dell’arrivo dei muratori, no? Pazzi. Matti da…legare. Sorriso scemo sulla faccia 😉
Ma andate anche a Taveuni, dove passa la linea del cambio di data?
no Meg! eravamo nell’altra costa, a zonzo per le Yasawa. Ma abbiamo giurato di andare a Teveuni la prossima volta: abbiamo incontrato un ragazzo che c’è stato epr 2 settimane, e ci ha detto che il diving è fantastico, l’isola super selvaggia ed economica, e rigogliosissima. Cmq pare che tutta l’isola abbia la stessa data, ormai, che questa cosa creava un casino 😀 😀 😀
Profonda stima :-))))
Proprio a te ho pensato! abbiamo incontrato una famiglia che da 3 anni gira in barca a vela…un catamarano rosso meraviglioso…dal Sud Africa hanno girato i Caraibi, le Glapagos, attraversato il Pacifico e ora navigavano con calma nel SUd del Pacifico, ora nelle FIji, diretti in Australia. Ah, avevano 4 figli, tutti biondi e bellissimi (più o meno ventenni). E un sorriso di una profondità disarmante. Sono diventati i miei nuovi miti! 🙂 🙂