Grazie
Mentre guardo il cielo dietro i miei piedi, cullata sull’amaca dal vento, aspettando che spiova, mi viene in mente un’immagine di me stessa di tanti anni fa. La porta indietro la pioggia.
Ero a Parigi per un corso di formazione, una settimana a parlare di Business Intelligence, e io ci avevo attaccato un weekend per gustarmi la città, la mia prima vacanza da sola. Era primavera, ma a Parigi pioveva e faceva freddino. DI fronte all’albergo un tipo tutto elegante e con tanto di capello mi viene incontro e apre la porta del mio taxi, mi copre col suo ombrello, mi porta all’asciutto, torna indietro a prendere il mio bagaglio, mi scorta in camera ( e io non gli do la mancha, ops). Mi sento come Pretty Woman, a vedere il mio bagaglio caricato su quelle specie di carrellini, in un albergo super lussuoso. Anzi, mi sento meglio, mi sento figa.
Mi viene in mente questa scena, portata dalla pioggia, e scoppio a ridere da sola, guardando i sandali accanto all’amaca. Certo è una bella trasformazione, da donna in carriera con trolley al seguito, a zaino sulle spalle e una cabina super economica ai bordi della foresta, spiaggia e mare furioso da un lato, fiume calmissimo dall’altro. E non ho ancun dubbio su chi sia più felice.
Ho letto poco fa le belle parole che Sergio ha scritto in un commento su questo blog:
……e non ho mai avuto uno scopo nella vita, non sono mai stato soddisfatto, mai tranquillo, mai sereno.
Adesso, grazie ai vostri perchè ed al vostro coraggio so cosa devo fare!!
Grazie…..dal profondo del mio cuore……grazie
Tutta la stanchezza e la fatica dei mesi passati a scrivere il libro, gli sforzi per tenere in vita il blog, tutto diventa leggerissimo di fronte a queste parole. Ogni volta che qualcuno trova ispirazione, conforto, conferma, nelle nostre pagine e nella nostra storia, io mi illumino di felicità. E piango di felicità, ne sono stracolma. Perchè non c’è cosa più bella dell’avere un impatto positivo sulle vite altrui. Non c’è cosa più bella del portare un po’ di luce a chi quella luce sta cercando, e ne ha bisogno. Non c’è cosa più bella del sapere che c’è un altro matto da sognare, da qualche parte, che aveva solo bisogno di essere stanato.
Grazie a te Sergio, grazie per avermi regalato qualche lacrimuccia di commozione oggi, per avermi ricordato che questo progetto (in divenire) è una bella cosa, non solo per noi, ma per chiunque gli capiti vicino. Grazie a Sergio e grazie a tutti gli altri che avete scritto in questi 2 anni. Grazie perchè mi ricordate che ne è valsa la pena, che le male lingue che si chiedono cos’abbiamo ancora da scrivere sono, per l’appunto, delle malelingue. Come quelli che malignano che sposandoci siamo tornati sul binario: è chiaro che non abbiano proprio capito cosa sia, il binario (si sono fermati alla definizione letterale senza cercare di capire qualcosa in più).
Così questo cielo tropicale e quest’amaca spinta dal vento li dedico a entrambi.
Alle malelingue, augurando loro di svegliarsi un giorno dal letargo della loro coscienza, cominciando a vivere la propria vita, invece di giudicare quelle altrui.
E a quelli come Sergio, augurando loro ogni possibile bene, e un grande in bocca al lupo per tutto quello che realizzare i propri sogni si porta dietro…suerte!
PS: nella foto una bellissima farfalla ammirata al Vulcano Arenal, sapientemente fotografata da EM …ha le ali trasparenti, è un miracolo di bellezza e armonia