@White Night Melbourne
Io amo le Notti Bianche. Le citta’ si vestono di colori nuovi, le porte si aprono per tutti, e non ci sono piu’ biglietti da pagare, la musica invade le strade, e tutto vive magicamente, sotto le stelle, e brilla di una luce diversa.
Ieri c’eravamo anche noi, a bocca aperta per le strade di Melbourne, persi tra i giochi di luce che illuminavano ponti, facciate e antiche cupole della libreria. Tra i palchi dove si suonava ottima musica di ogni genere, e i musei aperti fino alla mattina.
Abbiamo passato ore dentro la mostra Melbourne Now (straconsigliata), ballato felici e scatenati nella silent disco organizzata dentro la National Gallery, percorso al semi-buio i corridoi sotterranei e i palchi dell’Art Centre sentendo racconti di fantasmi, guardato improbabili cortometraggi a sfondo altamente sadico in teatri allestiti come giardini di una villa rinascimentale italiana (con tanto di statue e finto cielo stellato!), ballato per strada ascoltando buona musica, curiosato in ogni angolo e vicolo, visto graffittari al lavoro, e alle 4 del mattino siamo tornati a casa, quella a 16000 km di distanza, con una mostra di stampe sulla Roma del 1700. Che ad EffeFemmina ha fatto tornare in mente un’altra notte bianca, nella Capitale, con delle pazze scatenate, e Battiato che cantava in Piazza del Campidglio… e sembra che il cerchio si sia chiuso perfettamente, cosi.
Alle 5 eravamo a letto, i piedi fumanti e le gambe che imploravano pieta’, dopo 12 ore passate a camminare ovunque, instancabili, ricaricati nel percorso grazie a una pizza alla Nutella e fragole, felafel, e sushi roll innaffiati di salsa di soia, un mix di sapori che sembra folle, ma che qui e’ normale. Esausti, ma felici per una Notte Bianca vissuta a 360 gradi. Grazie Melbourne.
PS: le foto sono terribile, lo sappiamo, ma abbiamo lasciato la macchina fotografica a casa!