Whatever willl be, will be
Un taxi porta Sabrina e Fabiano verso il loro albergo, e io mi metto a letto, un po’ triste per non averli potuti accompagnare, ma le dosi di alcool eccessive di stasera sconsigliano di mettersi al volante.
Mentre ritiro i piattini del nostro dolce, mi rieccheggiano nella testa le parole dell’utima canzone sentita stasera, in uno di quei posti vintage che ti regala Melbourne…un locale minuscolo, un trio musicale di un contrabbasso (?) e due chitarre, una cantante uscita da chissà quale dimensione parallela:
Que Sera, Sera,
Whatever will be, will be
The future’s not ours, to see
Que Sera, Sera
What will be, will be.
Due serate meravigliose, che sembrava di essere a Roma per l’atmosfera e per le persone riunite al tavolo, ma invece a fare da cornice c’è Melbourne. Con le sue terrazze con vista sui grattacieli della City, le casette basse con i portici, i giardini, vini australiani e mirto e cibo e cocktail con nomi italiani fittizi, tovaglie a schacchi, locali alla moda ma soprattutto ambienti intimi, luci soffuse e chiacchiere. E il gruppo musicale di stasera riassume tutto, con la sua musica delicata e con una voce calda che ci trasporta. E i nostri calici si alzano e si toccano, e insieme brindiamo al futuro, que sera sera, ci diciamo con gli occhi che brillano, toccandoci per verificare che siamo davvero insieme qui, dall’altra parte del mondo, che è reale. E c’è di tutto nel tintinnare dei nostri calici: brindiamo ai viaggi a testa in giù, all’amicizia, ai legami che restano vivi nonostante 16000 km di mezzo, alle esperienze, ai sogni, alla vita, al futuro.
E’ stato bellissimo vedervi, anche se per poco, ma ho, abbiamo, passato due serate bellissime, spero di essere riusciti a farvi respirare un po’ l’aria di questa città cosmopolita. Ci rivediamo presto, a testa in sù. Godetevi il vostro viaggio, ora, sono sicura che i vostri occhi e le vostre anime curiose sapranno apprezzare questo paese che sa rivelarsi profondamente a chi vuole capirlo. Vi voglio bene…alla prossima 🙂