La clausura va in spiaggia
Da una settimana circa la primavera e’ esplosa a Melbourne: una mattina ci siamo accorti che tutti gli alberi della nostra strada erano fioriti, l’odore dei pollini ha cominciato a filtrare prepotentemente dalle finestre finalmente aperte per lasciare entrare l’aria calda, le magnolie sono esplose cariche dei loro bellissimi fiori, uno sciame di api si e’ trasferito sull’albero del vicino che cade per meta’ nel nostro cortile per impollinarlo, l’aria e’ diventata improvvisamente calda, le nostre verdure crecono velocemente. E’ primavera, il tripudio della vita risvegliata dopo un inverno in fondo molto meno freddo del previsto e delle nostre aspettative.
Questo e’ il weekend numero 5 di clausura. E il quinto weekend di calusura il termometro ha deciso di segnare i 24 gradi. Noi, che non ne possiamo piu e siamo esausti, all’idea di stare barricati in casa col sole fuori stavamo impazzendo piu’ del solito. Cosi abbiamo deciso che fosse necessario far fare un viaggio alla nostra clausura, e cosi infrangendo le regole l’abbiamo portata in spiaggia per due giorni.
Ieri siamo stati nella zona di Port Melbourne, che sembra una specie di Miami con le case piu’ basse: i viali di palme, un bel molo lungo di legno, la pista ciclabile parallela alla spiaggia, delle case bellissime di mille stili diversi di fronte al mare, modernissimo vetro e vecchi archi e colonne. Poi ci siamo spostati a Middle Park, e qui ci siamo letteralmente arenati: la sabbia e’ bianca, e il Comune sta curando un progetto di ripopolazione delle dune…bellissimo, non sembrava di stare in citta! Per pranzo abbiamo scovato un baretto sulla spiaggia carinissimo, sedie e sgabelli di legno bianco, e ci siamo innamorati, usufruendo delle sue sedie fino al tramonto inoltrato…mentre EffeFemmina scriveva Effemaschio e’ andato a zonzo, e questi scatti sono opera sua.
Oggi siamo invece andati verso Brighton, Sandrigham e Black Rock: la sabbia qui e’ piu’ scura, ma la natura vince. Belli i casotti colorati di Brighton, bello vedere il vento sbizzarrirsi con i kite surfers, bello il percorso pedonale e ciclabile. Abbiamo finito al giornata con l’immancabile barbecue: il vento ha dato filo da torcere ad EffeMaschio, ma lui ha saputo resistere e vincere, salvando le nostre zucchine grigliate, e le salsicce dai gabbiani (ma poi: mica i gabbiani mangiano le salsicc??? pareva proprio di si da come le guardavano…).
Scrivere di fronte al mare ha un gusto molto migliore dello scrivere sulla poltrona di casa, che bellezza sentire il profumo del sale e sentirsi il vento tra i capelli…e se manca l’ispirazione basta guardare di fronte, e lui e’ li, a portata di mano.
Alla fine di questi due giorni marini mi rendo conto che Melbourne non ha niente da invidiare a Sydney per quanto riguarda la vicinanza al mare: non c’e’ Coogee, questo e’ vero, ma il mare e’ a mezz’ora da casa nostra, ed e’ bello, e ci sono dei bei punti assolutamente incontaminati, delle belle scogliere, pezzi di vegetazione incontaminati che ricordano la macchia mediterranea. Una delle linee del treno metropolitano scorre parallela alla costa, e quindi e’ semplice raggiungere le spiaggge senza la macchina, evitandosi il traffico…e c’e’ una pista ciclabile che costeggia tutta la baia, da Port Melbourne fino a Black Rock ed ancora piu’ giu’ (ed infatti e’ una delle destinazioni delle settimane post-libro…). Nessuno pensa a Melbourne come a una citta’ marina perche’ il centro della citta’ e’ sul fiume, e i turisti in genere si fermano al CBD e alle sue lane, invece di esplorare altre aree…al limite arrivano a St. Kilda, che infatti e’ sputtanatissima. Percio’ se capitate da queste parti cercate di fare una passeggiata sul mare che vada oltre St. Kilda: il bel porticciolo di WIlliamstown e Port Melbourne, e mentre scendete verso la Mornington Peninsula non prendete l’autostrada ma fate la strada costiera, e fermatevi a a vedere le belle casette colorate sulla spiaggia di Brighton, Black Rock, le scogliere sul tratto di costa dopo Brighton…ne vale la pena, conoscerete un pezzo di citta’ bello e piacevolmente naturale., e soprattutto una citta’ di mare che non vi aspettate. Oggi mentre uscivamo da una stradina in mezzo ai cespugli, in una spiaggia senza nessuna struttura ricettiva e completamente incontaminata, ci siamo trovati di fronte una stradina di ciottoli, le casette basse con la porta direttamente sull strada (senza il giardino di fronte), dei nomi italiani sulle facciate…e mi sono sentitaa casa, per un attimo….
PS: quanto durera’ la primavera? Non lo sappiamo, considerando come funziona il meteo qui domani potrem svegliarci accarezzati dal terribile vento antartico.
PS2: qualche scatto del nostro venerdi bravo ad uno spettacolo di burlesque & circus, facendo pub hopping come gli adolescenti, e finito di fronte ad una bottiglia di Amaro Montenegro… non a casa nostra, a casa di amici australiani!
Fra sembri un talebano
chi si nasconde dietro la barba da talebano ?
Sono io, ho messo il cappello per la prima volta lo scorso weekend ed ho scoperto di essere la versione moderna di FIDEL 😉