Nelle mani del destino…e di due geeek
Nel giorno in cui avrei dovuto eliminare il mio concorrente diretto, mi sono invece lasciata distrarre dall’ennesimo colloquio…Il colloquio è per un’assicurazione sanitaria: nel mio schema mentale loro fanno parte dei cattivi, quindi immaginate la mia sorpresa quando scopro che sono una società statale! Si, il governo federale è l’unico proprietario…non so se esserne sollevata, o se essere triste che lo Stato guadagni dall’assicurazione sanitaria dei suoi cittadini…che modello assurdo!Cosi vado al colloquio un po’ più sollevata.
Comunque, il colloquio è con due personaggi stranissimi, un po’ molto geek. Non penso sia un buon colloquio, non riesco ad afferrare bene cosa vogliano, e mi incastrano definitivamente col caso di studio. Il caso di studio! Mi lasciano 10 minuti da sola, con di fronte una dashboard con dei dati colorati in giallo: sono i dati che non sono presenti nell’enterprise data warehouse, in 10 minuti devo capire come dovrei organizzare il modello dimensionale del DW per poter effettuare tale analisi, illustrare l’approccio da seguire per la gap-analysis, ed identificare eventuali problemi di data governance. 10 minuti?? Ah, devo anche indicare una soluzione alternativa a quella di implementare tutto sul DW.
Loro escono dalla stanza e io resto sola a guardare il foglio, mi scappa da ridere, in realtà, perché questo non mi era ancora capitato! Colleziono esperienze, non colloqui di lavoro 🙂
Butto giù le prime cose che mi vengono in mente, e quando loro tornano, tutti felici ed entusiasti di sentire il risultato del loro compito, io voglio morire. Lo so che darò loro una terribile delusione, I’m sorry mate, ma io di sto coso ho capito si e no la meta’ degli indici, e mi sembra una grandissima puttanata, per di più. Cioè, era proprio necessario? Al geek più giovane brillano gli occhi dalla curiosità di sentire la mia analisi, è in quel momento che capisco che non potrò mai superare il colloquio, perché ci separa un mondo di punti di vista: loro amano quel lavoro, loro ci sono dentro, lo vedi da come lui si e impegnato a costruire il caso di studio; io voglio solo un lavoro nel CBD in cui possa arrivare in treno senza dover guidare la macchina, possibilmente che impegni il mio cervello il meno possibile….come possiamo incontrarci? Gli espongo le mie considerazioni, ragiono a voce alta su dimensioni di analisi, su livelli, su possibili problemi, loro annuiscono, ma non mi sembrano convinti. No, non li ho convinti, cavolo! Salutano cortesi, mi scortano all’ascensore (vogliono essere proprio sicuri che me ne vada…), goodbye. Mi sono sentita come all’università, quando i nerd che passavano il loro tempo giocando in laboratorio (ovviamente in rete, senza interagire con i presenti nella stanza) ti parlavano, e tu non capivi una mazza di cosa dicessero, e ti chiedevi se stessi frequentando il loro stesso corso di laurea… della serie: a volte ritornano.
Comunque, nel frattempo l’head-hunter che lavora per il Prevenuto (lei è uno spettacolo di gentilezza, invece) ha contattato i miei referee chiedendo loro referenza sul mio conto. Non una cosa tranquilla, ha spedito loro un questionario con una decina di domande, una cosa da scoraggiare anche il tuo migliore amico…un grazie infinito alle due persone che si sono prese la briga di rispondere e buttare via del tempo in quel delirante documento….GRAZIE! Quando ho aperto il documento di Della e ho letto la sua risposta alla domanda “Best way to manage this person?”, l’ho amata. Ha risposto: “Give her responsibility and space to work autonomously, good work life balance, good social climate with her colleagues.”. Ahahah, questa volta non sono andata a dirglielo io, ma il messaggio è arrivato tramite terza persona…grande Della! Questo è lo spirito australiano 😉
Ma c’è un’altra novita’: ricordate i Pazzi, quelli che pensavo di aver fatto un casino al colloquio parlando di work-life balance, quelli che ho fatto il colloquio di fronte al mare con la tipa da cui volevo farmi adottare?
Bene, hanno fatto un’offerta economica. Si, avete capito bene, mi hanno offerto ufficialmente il lavoro 🙂 🙂 🙂 E comincio domani!
Il fatto che domani dovrebbero darmi una risposta anche nell’altra azienda complica un po’ le cose, ma vediamo che succede, il destino deciderà per me, sono nelle sue mani. Io nel frattempo comincio: mi secca terribilmente dover guidare dai 30 ai 45 minuti, per me è tempo perso, e spendere soldi nell’acquisto di una macchina sono soldi buttati. Ma mi piace il business dell’azienda, sono curiosa di vedere come funziona da dentro una casa editrice digitale, magari scoprirò che guidare non mi pesa più di tanto…o magari arriva l’altra proposta, o magari mi chiamano i geek, o magari arriva un asteroide oppure un’altra glaciazione (molto probabile visto il freddo di questi giorni…). Insomma, tutto può succedere, quindi per ora mi tengo il posto con l’editore digitale 🙂
Questo significa che oggi è ufficialmente il mio ultimo giorno senza lavoro: da domani anche io di fronte ad una scrivania, di nuovo, per n lunghe ore…ma sono contenta, sinceramente. Ho voglia di immergermi in qualcosa di nuovo, di conoscere persone, di dare un altro ritmo alle mie giornate. C’è sempre il libro li accanto, da correggere, e la clessidra scorre inesorabile…ma per oggi non ci penso. Una nuova avventura cominci…gday, mate!
Grande la Della!!! Vuole essere la mia referee? 🙂
In bocca al lupo Fra: secondo me la casa editrice digitale ti piacerà! nn si sa mai torni utile in futuro.. 😉
Ti abbraccio
Che tipo che sei a mettere la bella notizia solo a metà del post.
Io credo che l’avrei scritta come titolo!!! 🙂
Inizi il giorno del mio Compleanno, spero ti porterà bene ;-).
In bocca al lupo.
Un abbraccio
Cristina
Buon compleanno Cristina! e buoni festeggiamenti 🙂 Un bacione
In bocca al lupo.
CREPI
Bravissima!!!!!! Non è poi così casuale lavorare in una casa editrice digitale per una che vuole pubblicare un libro…………tasselli di puzzle che si ricompongono?
🙂 gia’ Sonia, che ci sia un disegno che mi sfugge? un bacione!