Un nuovo inizio
Sono in fila all’ennesimo imbarco dell’ennesimo volo in partenza da Cagliari, e come ogni volta di fronte a una di quelle partenze che definiscono un cambio importante della tua vita, piango… perché’ ho appena salutato i miei genitori, mia sorella e mia zia. Perché’ da oggi ci separeranno 10 ore di fuso orario, e non so quanti km, ma sono molti. Perché’ non so se li vedrò’ per i prossimi 8 mesi, se mi faranno davvero il bellissimo regalo di venirmi a trovare. Perché’ questa e’ l’ennesimo nuovo inizio in una città’ nuova, e io non mi sento addosso la febbre giusta per iniziare un’altra volta.
A differenza di EffeMaschio, non ho mai sognato l’Australia. Ho sempre pensato che non esistono i paradisi, e viaggiare 8 mesi per i paesi più’ diversi mi ha confermato che non esiste il posto perfetto in cui vivere. Magari cambierò’ idea sul paese dei canguri, sicuramente mi affascinerà’ perché’ mi affascina tutto il diverso, perché’ mi piace scoprire cose nuove. Pero’ la mia voglia di andare a lavorare e vivere fuori dal Belpaese si sarebbe accontentata di stare un po’ più’ vicino. Che poi non e’ vero neanche questo, perché’ mi piacerebbe provare a vivere in Cina, per esempio, che vicino non e’…non lo so, con quest’Australia non c’e’ mai stata particolare attrazione. Sara’ per le bestie velenose? O forse perché’ i canguri non sono i miei animali preferiti? No se.
Penso che tutto sia riconducibile al fatto che per la prima volta nella vita non prendo una decisione da me e per me, ma e’ una decisione fatta in e per la coppia. E questo mi destabilizza. A differenza di quello che qualcuno pensa dall’esterno, la decisione di partire l’abbiamo presa insieme, io ed EffeMaschio. Non sono mai stata un pacco che si lascia trasportare. Ci avevamo gia’ provato, ad andare a lavorare fuori dal Belpaese, ma la citta’ non aveva convinto nessuno dei due…Ma stavolta abbiamo scelto l’Australia più’ per “seguire” il suo sogno che per seguire il mio. Il mio sogno era fare il giro del mondo, andare in Argentina e Cuba e viaggiare via terra in Sud America. Il suo vivere in Australia. E dopo il viaggio serviva un ritorno diverso dalla “normalita’” da cui avevamo deciso di andar via. E nelle coppie e’ cosi, si decide in due, si trova il compromesso, si fa qualcosa per l’altro, ci si viene incontro a vicenda. Non ci sono imposizioni.
So che EffeMaschio, leggendo queste righe, pensera’ “Nemmeno le avessi proposto di partire in Afghanistan in guerra…”. Ma siamo diversi in questo. A me questo tipo di lontananza da casa non piace, 24 ore di viaggio per tornare a casa per me sono troppe. Non ho mai pensato di vivere nella stessa strada dei miei genitori (sapendo di dar loro un grosso dispiacere), ma nemmeno di essere tagliata fuori dalla vita familiare a causa di distanza, tempo e soldi. Per EffeMaschio non e’ cosi, lui e’ convinto che si debba pensare alla propria famiglia, non a quella di origine. Io penso sia giusto pensare a entrambe. E soprattutto penso che non siano i posti ad essere speciali, che sono le persone quelle speciali, quelle che rendono unico e indimenticabile ogni posto, quelle che ti fanno sentire a casa. Quelle incontrate a Cagliari, a Strasburgo, a Pisa, a Roma…e ora speriamo sia lo stesso a Melbourne. Ogni volta, in ogni nuova città, una nuova vita da ricostruire, nuovi punti fermi da cercare, nuove amicizie, nuove lezioni da imparare…ma questa volta mi sembra di partire con più’ consapevolezza di casa, casa che e’ il rifugio in cui tornare. Era dai tempi dell’università’ a Cagliari che non passavo due mesi a casa, logico che andarsene e salutarsi sapendo che passera’ di nuovo qualche mese prima di rivedersi sia un’emozione forte. Mi auguro di avere la stessa voglia e l’entusiasmo di ricominciare che ho sempre avuto, perché’ so che e’ stancante, ma so anche che e’ bello, e da delle soddisfazioni immense. E questo nuovo inizio, il 5°, non può essere da meno…
Ho scelto il posto 25A facendo il check-in online, per poter guardare la mia isola, mentre la saluto per l’ennesima volta. Oltre le nuvole, il sole illumina l’ultimo pezzetto di costa, il diluvio universale e’ finito…nessun posto e’ come casa…a presto.
Io voglio andare a casa
La casa dov’e’?
La casa e’ dove posso stare con pace con te.
Jovanotti
Manco ti avessi chiesto di andare in Tirgikiztan a vivere su di una piattaforma petrolifera… 🙂
Non è da te questo umore grigio. E poi hai ragione, non esistono i paradisi; non sono i posti ad essere speciali, ma le persone. penso però che le persone possano anche rendere un posto “specialmente invivibile”. E in questi gli italiani sono bravissimi.
Ti capisco, piccola Dorothy dalle scarpine rosse.. 🙂
Credo che tua madre non resisterà + di qualche mese..e che appena avrà perfezionato il suo inglese prenderà il primo volo!
E credo che questi mesi abbiano dimostrato che le distanze materiali sono una contingenza.. e che siamo qui a parlarne non è un caso.
In bocca al lupo!!
Cuore…avevo percepito il tuo umore..però se pensi come sono volati sti 8 mesi 😀 voleranno anche questi!!!
Anzi…sfruttali per convincere EffeMaschio “che non siano i posti ad essere speciali, che sono le persone quelle speciali, quelle che rendono unico e indimenticabile ogni posto, quelle che ti fanno sentire a casa”…mi viene da pensare che forse lui stia odiando così tanto l’Italia perchè non ha trovato persone speciali… :'(
Ad ogni modo è giusto fare questa esperienza…sono sicura che vi divertirete e che avrete tante cose da raccontare 😀 E spero anche che torniate a vivere qui…(egoisticamente parlando!!)
In bocca al lupo
CIaooooooooooooooooo Buon viaggiooooooooooooooooooooooooooo
Carissima Francesca (ormai mi siete cari come amici in carne e ossa… 🙂 ), credo sia tutto normale…la tua reazione, voglio dire…ci sarà anche tanta stanchezza…non vi siete mai fermati! Comunque, sarà senza dubbio un’esperienza speciale… Mio cugino che vive in Australia (quello di cui vi ho acennato in un altro post), vive proprio a Melbourne… 🙂 E’ una persona intraprendente e solare. Se volete, posso mettervi in contatto con lui (c’è molto che vi servirà di sapere)….Non esitate..fatemelo sapere!
Un grande abbraccio a tutti e due! a quest’ora sarete già in mezzo ai canguri!! Viva la vita!!!!!
Linda
adesso io vengo lì, picchio Frenk, e poi ti riporto subito qui. e me ne frego se lui è più grosso di me.
Ok ti aspetto, cosí adesso hai la scusa per venirci a trovare…
…spero che per venirti a trovare non mi debba cercare scuse…se non quella di avere vitto ed alloggio gratis mentre faccio la turista alle spalle dei parenti italiani diventati ricchi in Australia….. 😉 VEEEEEROOOOOOO FRENKKKKKKK????