Laghi, cioccolati e vini
La pioggia di Chiloe’ ci segue fino a tutto il tragitto a Bariloche…ma la mattina il sole e’ di nuovo tutto nostro!
Dopo una breve passeggiata per un pezzo del Circuito Chico, ci arrampichiamo per circa un’ora sulle scoscese pendici del Cerro Campanario: c’e’ anche la funivia, ma ci piace scarpinare (e risparmiare 100pesos :P). Una parola sola: che incanto! Gli emigrati svizzeri si sono veramente sentiti a casa, in questo angolo di Alpi del Sud America. Acqua e montagne, tutto perfetto.
Il giorno dopo decidiamo di prendere la bici ed affrontare i circa 25km del Circuito Chico. A parte i primi 10 minuti, il percorso e’ fatto da salite oscene…EffeFemmina non ha alcun ricordo di discese, in effetti…potere della memoria? La ricompensa il panorama dal mirador, ma pensa che la prossima volta preferira’ camminare, piuttosto che il supplizio della bici. Consci di allungare di almeno 6km il percorso, deviamo per Colonia Suissa, come dice il nome un minuscolo pueblo creato da emigrati svizzeri…casette di legno da pubblicita’ della Milka, stemmi dei cantoni svizzeri, vecchie foto alle pareti del caffee. Arriviamo dopo 3km di strada sterrata, e decidiamo di mangiare. Grave, gravissimo errore: il culo, dopo 3km di strada sterrata, duole come non mai, e noi capiamo di non essere in grado di affrontare gli altri 3 + 13 km per terminare il percorso…meglio tornare indietro e affrontarne solo 10! Totale dei km percorsi? 20! EffeFemmina bestemmia continuamente la giornata più sportiva della sua vita dicendo che lo sport fa male, EffeMaschio non puo’ far altro che annuire e condividere il pensiero profondo.
Per fortuna siamo a Bariloche, e c’e’ una cosa spettacolare che svizzeri e italiani hanno portato da queste parti: il cioccolato. Quello mangiato da Fenoglio e’ orgasmico: fondo di dulce de leche, cioccolata calda, copertura di panna e noccioline grattuggiate. Senza parole, la cioccolata migliore mai bevuta.
Lasciamo a malicuore Bariloche, Mendoza ci aspetta, attraverso la Ruta de los Siete Lagos. Mendoza e’ la regione di provenienza della maggioranza dei vini argentini: il Malbec l’abbiamo gia’ incontrato a Buenos Aires e Bariloche, ma e’ sempre un piacere. Con solo 30 pesos Mr Hugo ci affitta una bicicletta, un casco e una mappa delle cantine…e cosi alle 10 del mattino cominciamo il nostro tour tra bodegas de vino, oleifici, museo dei vino e birrifici artigianali. Con le bici camminiamo accanto o in mezzo ai vigneti, bellissimi con i colori autunnali rosso e arancio. La nostra colazione è a base di pane e olio d’oliva, pane e patè d’oliva, e una cosa meravigliosa: patè di oliva e camembert…piango al ricordo. L’uva nelle vigne è stata raccolta qualche settimana prima, riusciamo a scovare qualche residuo, piccoli grappoli dimenticati e diventati dolcissimi.
Facciamo couch surfing con due host diversi, e la seconda esperienza è memorabile. Daianna e la sua famiglia sono straordinari: mamma e padre simpatici, moderni, gentilissimi; tre sorelle belle e simpatiche, con cui parlare di tutto. Passiamo due giornate bellissime, sembra di essere tornati a casa: l’asado domenicale, cucinare la carbonara per 10 persone, fare una gita domenicale in macchina, andare a ballare e tornare e alle 6, parlare di tutto e tutti (e anche poter usare un bagno pulito e rifare, dopo mesi, la doccia senza ciabatte!). Una famiglia bellissima, aperta e super ospitale. Daianna e Giovanna, le due sorelle più grandi, ricordano alla EffeFemmina la sua sorellina 🙂 Daianna è una forza della natura, è enologa, e il weekend è innaffiato dal suo vino fatto in casa. Ha lavorato in California, in Francia, e ora vuole lavorare in Sardegna…e dalle ultime news che ci ha mandato pare sia riuscita a trovare una cantina disposta a prenderla…volere è potere, a volte 🙂
Per noi Mendoza non sarà le carine vie del centro, ma la famiglia Gallo: è proprio vero, sono le persone che fanno i posti…
Grandi!!! Che sogno……
Davvero incantevole… direi un posto che vi si addice 😉
che figata questa famiglia!!!!!!!W Daianna!!!!…n.b. carino il tipo che sta a tavola sulla sinistra….
Che posti spettacolari…e poi la cioccolata gnam 😀
E la pizza come’era? Anche l’oliooooooooooooooo!!! il vino…ma sembra di stare in Puglia 😀
Immagino che loro abbiano gradito la vostra carbonara… 😉
p.s ma la faccia di Frenk nella seconda foto???? hahahahahahahahah
Certo che hanno gradito la nostra carbonara! era buonissimaaaa. La pizza a Bariloche faceva cagare, ma la cioccolata…. incredibile, e`una famiglia di Torinesi che si e`trasferita da quelle parti agli inizi del 1900. Come sempre gli italiani sono n.1 nel cibo, c’e`poco da fare 🙂