Povera Cambogia
Se il colore del Vietnam era il verde,la Cambogia e’ gialla: e’ il giallo delle sterpaglie,delle risaie lasciate morire,delle capanne poverissime ai lati delle strade. A Phonm Phen e Siem Reap i bordelli per i turisti, e fuori la miseria più’ nera.
Mentre andiamo verso il tempio di Beng Mealea, a 77 km da Siem Reap, ci sembra di attraversare la savana col nostro tuk tuk!
Pochi anuimali in giro, le poche vacche che bediamo sono scheletriche…da queste parti i tempi di vacche magre sembrano non finire più.
Per fare 77 km si impiegano circa 2ore, non immaginatevi l’autostrada: buche, dossi, asfalto sventrato, e accanto distese di villaggi fatti di file di case che si sviluppano solo lungo la strada principale…dietro le case la campagna.
Colpisce l’abbondanza di bambini, ci dicono che la scuola e’ a pagamento (notizia in fase di verifica), e quindi pochi possono permettersela: con stipendi medi di 60 USD al mese la scuola per i figli e’ un lusso.
Altra cosa che colpisce: ognuno ti racconta una storia tragica della propria vita. L’estetista mi racconta che il marito la picchiava e quindi l’ha lasciato,e che guadagna poco; la guida turistica del museo di Phonm Phen (una ex prigione per le torture dei detenuti politici) ci scoppia a piangere alla fine della visita mentre ci racconta che e’ stata deportata in campagna con la famiglia e che ha subito i lavori forzati; l’autista del tuk tuk che ci accompagna in questi 3giorni ci dice che il padre e’ stato ucciso dai khmer rossi. Ma c’e’ qualcosa che non torna: l’estetista mi dice queste cose ancora prima di cominciare, e aggiunge di avere 2figlie,prima di dirmi il suo nome, tipo biglietto da visita; la guida…quanti turisti accompagnera’al giorno? Possibile che si commuova con ogni gruppo? Per non parlare dell’autista: gli faccio la domanda trabocchetto “dove e’ stato ucciso?”. Mi risponde a Phonm Phen, e quando gli dico “ma i Khmer Rossi sono stati li solo fino al 79!” lui guarda altrove e cambia argomento…ha 26 anni, suo padre non puo essere morto prima della sua nascita!
La sensazione e’ che il dolore sia abilmente messo in mostra per avere la mancia…in modo subdolo, perche’ c’e’ tanta gente che ancora piange i suoi morti a causa dei Khmer Rossi, e non e’ bello lucrare sulle tristi storie altrui, solo per impressionare un turista. Ci sembra un copione messo in mostra quotidianamente, ai danni dei più’ impressionabili e sensibili…al solito, come in tutto il Sud Est Asiatico, l’obiettivo e’ spillarti soldi!
Ps: ovviamente, niente mancia! I bugiardi non ci piacciono…
Ma c’è solo una foto? o sono io che non le vedo??? caricateeeeeeeee le voglio vedere!!!