24 ore di passione verso Hanoi
31 Gennaio, in viaggio verso Hanoi
h 06:00
Dopo esserci congelati su di un tuk tuk arriviamo nella stazione di Phonsavan, tra mezz’ora si parte, direzione Vinh (Vietnam), e da li o autobus o treno su per Hanoi. L’autobus fino a Vinh dovrebbe impiegare circa 12 ore, ma dei ragazzi che l’hanno preso ieri ne hanno impiegate 17…vediamo come andra’ a noi, speriamo meglio 😛
h 07:30
Siamo ancora in stazione 🙂 , seduti sull’autobus per lo meno! I nostri bagagli sono stati caricati (o meglio lanciati) sul tetto dell’autobus insieme a sacchi di riso e diosolosa che altro, e legati con corde di fortuna… speriamo non venga giu’ il diluvio che sembra stia per arrivare, dubitiamo che il telo di plastica blu che avvolge tutto possa fare miracoli 🙂
Pare si parta…mmm, abbiamo qualche problema in partenza, l’autobus rantola…zum..zum..zum..singhiozza come se fosse un motore a scoppio di inizio 900…ce la fa, ce la fa….partito!
h 08:15
Dopo circa 45 minuti siamo ancora a Phonsavan…a 3km dalla stazione, di fronte alla nostra guest house!!!ci fermiamo ogni 10 metri per caricare qualcuno che troviamo lungo la strada, mentre qualcun’altro chiama l’autista al cellulare e l’autobus si ferma ad aspettare che arrivi. Velocita’ massima: 20 km/h, sembra di stare su un tuk tuk ben coperto 🙂
h 09:15
Ehm, il rantolio dell’autobus non nascondeva niente di buono! Siamo fermi nel mezzo delle montagne Laotiane, con tizio fac totum dalla maglia rossa che si e’ infilato sotto l’autobus e, smadonnando in laotiano, cerca di aggiustare il cambio, pestando come una bestia con qualche cacciavite…
aspettiamo…nel frattempo tutti i passeggeri dell’autobus si dirigono alla toilette…ognuno sceglie il suo cespuglio preferito 😀 compresa la EffeFemmina…
Quanto invidio la signora con la gonna lunga! Si accovaccia e fa tutto senza mettere in mostra le sue nudita’; io e la ragazzina invece subiamo la modernita’ del pantalone…giu’ accovacciate, pantalone giu’, con deretano gentilmente offerto ai passanti (in senso figurato ovviamente) 😀
Mi torna in mente la scena di qualche giorno fa, quando l’autista del minivan si ferma per strada e fa “Toilet!”. Tutti scendiamo a cercare il nostro cespuglio, mentre una ragazza francese tutta vestita carina protesta:”where toilet?tthere is not toilet!now we leave and you stop in a really toilet”. L’autista la guarda incredulo e le ripere “Toilet here!”. E lei continua. Non so, forse pensava che dietro la curva,nel mezzo della jungla,ci fosse un autogrill con tazza occidentale…e’ stato un bel momento!
Ps: alla fine ha capito di non avere speranze ed e’ andata a cercare un cespuglio pure lei…
h 09:50
Ole’, il nostro uomo pare abbia risolto,ripartiamo! Noi, l’autobus sovraffollato e la nebbia che avvolge tutto…
h 10:30
Proprio mentre l’auttista rallenta, in salita poichè incrociamo un camion, l’autobus decide di fermarsi di nuovo…zum…zum…zum non parte più…attimi di panico in cui la frizione rischia la morte definitiva e noi di metterci in cammino a piedi verso il primo villaggio di capanne di bambù disponibile…zum…zum…zum..ripartiamo tra le risate un pò isteriche un pò sdrammatizzanti di tutti i paseggeri! Se continuiamo così altro che 12 ore…
L’autobus sembra reggere, passiamo per villaggi montani remoti con capanne di bambù e tanti bambini, quando ci fermiamo per far salire qualche passeggiero tutto il villaggio si avvicina a salutare, la gente inizia a premere verso le portiere e l’autista riparte con le portiere ancora aperte. Fa freddo fuori, ed anche dentro!
h 11:35
Ecco come paghiamo le soste fatte per aggiustare l’autobus: il confine chiude alle 11.30, per 5 minuti dobbiamo aspettare le 13.30 :S
Che palle! Il confine e’ veramente in the middle of nowhere: non capiamo nemmeno dove siamo, solo nebbia, freddo e fango attorno a noi, ora capiamo cosa intendeva un viaggiatore che abbiamo incontrato che aveva fatto il percorso inverso quando diceva “that’s the most remote border crossing I’ve seen in my life”, e non era un ragazzino, avrà avuto 60 anni…
Dobbiamo attendere due ore in questo posto che sembra il limbo descritto da Dante. Un episcodio di chiara corruzione ci infastidisce non poco, c’è chi passa il confine senza attenderne l’apertura, sicuramente dopo aver pagato qualche guardia…roba dell’altro mondo:
Ovviamente stamattina non abbiamo trovato cibo per il pranzo (tutto chiuso!), ed inthemiddleofnowhereborder crossing non c’e’ un posto dove mangiare. Per fortuna the local people non sono sprovveduti come noi 4 occidentali (oltre a DoppiaEffe un francese e un’australiana hanno nel frattempo formtato un gruppo temporaneo di viaggio), e ci offrono riso e varie altre cose, prendendoli direttamente con le mani (non c’era acqua nei bagni dopo aver urinato…) e facendoci degli occhioni a cui non riusciamo a dire di no: ignoro cos’abbiamo mangiato, ma era buono. La EffeMaschio riesce prontamente a scansare un’offerta di un cibo non identificato, ma la EffeFemmina rimane incastrata e deve accettarlo e mangiarlo per forza 🙂
h 14:11
Good morning Vietnam! Dopo un’interminabile trafila di timbri e visti,eccoci di nuovo sul pullman, in terra vietnamita…non ci e’ dato sapere a che ora arriveremo, l’autista fa “6” con le mani, ma non sappiamo se sono altre 6 ore o alle 6 (speriamo in tempo per prendere l’ultimo treno per Hanoi!).
h 20:00
A destra e sinistra risaie, non le vedi ma lo capisci dal riflesso dell’acqua…e in mezzo una strada sgangherata su cui sobbalziamo da non so quante ore (non asfaltata in parecchi punti)! Vinh e’ la nostra terra promessa: sai che c’e’, che e’ qui davanti da qualche parte,ma non sai dove ne’ quando ci arriverai!
Fino a prima che calasse il buio il paesaggio era bellissimo, niente a che fare con le colline abbrustolite della Piana delle Giare: tantissimo verde, un verde vivo,acceso, montagne e costoni di roccia ricoperti di verde, e in mezzo vallate di risaie o campi coltivati. Mi fa impazzire questo paesaggio, e’ bellissimo! I villaggi sembrano essere un pò meno poveri di quelli visti in Laos.
Dopo 12 ore sul bus le gambe cominciano a fare male…e la fede nella terra promessa vacilla sempre di più’: troveremo un bus notturno per Hanoi, ce la farà la EffeMaschio a non farsela nei pantaloni?
h 22:56
Finally leaving to Hanoi! Stipati in un bus notturno: il prezzo di pagare il biglietto più’ basso e’ essere stipati in 6 nei posti dietro (in genere nei bus occidentali ci si sta in 5)…solo che abbiamo qualche problema con le nostre corporature: EffeMaschio occupa lo spazio di un vietnamita e mezzo!! Ora ci aspettano 6ore di viaggio, con sottofondo musicale locale…speriamo solo non ci sparino il Karaoke!
h 06:00
Dopo quasi 24 ore di viaggio siamo ad Hanoi, in una stazione dei bus fuori città. I tassisti si accalcano verso di noi e nel giro di una 20ina di minuti siamo di fronte alla porta dell’ostello, molliamo i bagagli ed andiamo a fare un giro per la città, l’alba è oramai vicina e le nostre schiene sono a pezzi! Ma finalmente siamo ad HANOI! doccia arriviamoooooo! 🙂
Tips:
- acquistate il biglietto direttamente dalla stazione dei bus di Phonsavan, risparmierete un pò di soldi (circa 100.000 Kip a persona) ed eviterete fregature…la stazione dei bus è raggiungibile con tuk tuk (circa 3 km dal centro)
- Vinh non è niente di che, evitate di fermarvi li per una notte e proseguite con un bus notturno per Hanoi
- Il bus da Phonsavan arriva di sera a Vinh, vi lascerà alla stazione dei bus dove potrete acquistare un biglietto per un bus notturno (sleeping bus) per Hanoi. Ce ne sono tantissimi che partono verso le 10 – 10.30 ed arrivano alle 5 del mattino. Contrattate (noi abbiamo pagato 200.000 dong a persona, dai 400 che ci hanno chiesto all’inizio, considerate sempre la metà dei prezzi che vi chiedono) e salite a bordo per vedere se il bus vi garba.
- Portatevi del cibo ed acqua, al confine non ci sono negozi.
- Dovete avere un visto per entrare in Vietnam, non è possibile farlo al confine. Attrezzatevi in Italia o in qualche altra città
- Portate sempre con voi la carta igenica ed un igenizzante per le mani 🙂
- dalle 11.30 alle 13.30 il confine è chiuso
Ecco il percorso che abbiamo fatto:
[map h=”400″ w=”700″ kml=” http://maps.google.com/maps/ms?hl=en&mpa=0&authuser=0&ctz=-60&mpf=0&vps=2&ie=UTF8&msa=0&output=kml&msid=213958940269441698447.0004b9abf55aacba0f2fd”]
Niente a che vedere con certi altri viaggi della speranza!
Grazie ragazzi, mi avete dato la forza di sopravvivere un’altra giornata sotto la luce del neon.
Tranquillo Mastro, il neon tiene la pelle giovane e prima o poi ci torneremo anche noi 🙁
Cavolo che avventura!!! questo è uno dei più bei racconti….fate tante foto e in bocca al lupo!!!
Baci
CREPI!!!
Speriamo di non doverne raccontare di peggio 😉
si..ha ragione Ivanna…questo è uno dei più bei racconti!!!!!mi pareva di stare sul bus!!!!!!!troppo figo!!!!
baci
Hai dolori alla schiena anche tu per caso?
Incredibile, a metà strada tra un film dell’orrore e una commedia in pieno stile “Stanlio e Ollio”…. Baci
Quello che avete scritto mi ricorda tanto certi viaggi in treno tra Palermo e Roma, che sono stati certamente molto peggiori 🙂
Mio padre mi racconta sempre di quando prendeva il Torino Porta nuova – Palermo…ogni tanto, di notte, si sveglia tutto sudato ed agitato…dice di sognare il viaggio
In Vietnam vi consiglio un viaggio in battello, risalendo il fiume.
Lo hanno fatto dei miei amici.
Grazie dani, è proprio quello che volevamo fare, forse da Chau doc. Riesci ad avere un pò di info in più dai tuoi amici su quale tratta hanno fatto?
Per adesso noi abbiamo fatto una traversata del mekong al confine tra Thailandia e Laos 😉
Allora:
A sud il Delta del mekong… Una meraviglia indimenticabile. A nord halong bay