Trekking in Chiang Mai
Ecco il rapido resoconto fotografico del nostro trekking al Doi Inhanon National Park nella provincia più settentrionale della Thailandia (Chiang Mai). Dopo aver visto un pò in giro ci sembra la scelta più interessante in una zona un pò meno turistica e più selvaggia ad un prezzo veramente irrisorio, 1400 THB (pari a circa 35 euro a persona).
Quindi ci prepariamo al trekking che ci porterà per 2 notti e 3 giorni in giro per la lussureggiante giungla Thailandese. Ecco il nostro abbigliamento tecnico:
Mi ricorda tanto il film di Fantozzi, quando fantozzi va a caccia con Filini:
« Abbigliamento della EffeFemmina: berrettone Sherlock Holmes con penna alla Robin Hood, poncho argentino di una sua zia ricca, scarpe da tennis con sopra galoches, carte topografiche, e trombone da brigante calabrese;
Abbigliamento della EffeMaschio: berretto bianco alla marinara di sua figlia Mariangela, giacca penosamente normale stretta in vita da gigantesca cartucciera da mitragliatrice residuata dalla seconda guerra mondiale, fionda elastica, siero anti-vipera a tracolla, gabbietta con canarino da richiamo e gatto randagio da riporto subito fuggito durante le operazioni di partenza »
Dopo esserci abbigliati in maniera adeguata ci aspetta la prima avventura, il percorso con gli elefanti. Un pò turistico in realtà ed un pò crudele secondo la EffeFemmina, ma in qualche modo interessante per avere l’opportunità di vedere da vicino questi enormi pachidermi che da noi vediamo solo allo zoo. Ad un certo punto la nostra guida aizza l’elefante che inizia a correre all’impazzata tra scarpate non poco profonde con alla guida solo la DoppiaEffe…vi lascio immaginare il panico della EffeFemmina…
Finita l’avventura pachidermica partiamo alla volta del trekking vero e proprio e tra risaie, cascate e ponti di bambù da attraversare raggiungiamo una delle Hilltribe (le tribu che vivono isolate nelle montagne del nord) che ci ospiterà per la prima notte (Karen). Ci preparano a cena e poi tutti attorno al fuoco a discutere ed a cantare attorno ad una chitarra. E la mattina sveglia con il gallo ed acqua fredda che arriva direttamente dal fiumiciattolo vicino al villaggio. E poi di nuovo in cammino seguendo il fiume, le cascate, la giungla più profonda, ma lascio parlare le immagini…
Dicevo del bagno o “happy room” come la chiamava la guida. Del resto aveva poco a che fare con un bagno normale. E l’acqua GHIACCIATAAAAA:
Ed ecco dove abbiamo dormito, in una capanna di bambu con sotto le nostre teste un cinghiale…
Qualche piccola nota:
- da quel che abbiamo visto, se volete fare del trekking, fatelo a Chiang Mai, perchè a Chiang Rai costa molto di più (almeno il doppio);
- abbiamo volutamente evitato di andare a vedere le Karen Long Neck (le donne giraffa, con gli anelli al collo): hanno una storia un po’ particolare, sono delle rifugiate politiche, vengono mostrate ai turisti come degli animali in uno zoo, in cambio di un biglietto di ingresso…non ci piace;
- portatevi dietro solo lo stretto necessario: dopo 3 ore di camminata in mezzo alla jungla vorrete buttare anche le mutande 😀
- non sottovalutate l’attrezzatura, perchè il percorso presentato come più semplice può nascondere diverse insidie;
- verificate che la guida sia certificata TAT;
- leggetevi le norme di comportamento nei villaggi, prima di partire: non è carino presentarsi semi-ignude ((tipo in costume), ed è bene evitare tante altre piccole cose che per noi sono normali, ma che per le persone dei villaggi sono dannose (es. il consumo di birra);
Sono commosso, sembrate ringiovaniti di 10 anni…
La EffeFemmina è invecchiata di 10 😉
Ottimo reportage….davvero emozionante …. si vede dalla luce dei vostri occhi…..
un bacio
🙂
Wow…
è bellissima anche la happy room…e anche le foto lì dentro!
ciao Mademoiselle, ho ricevuto il tuo sms, come stai? la Happy Room era fantastica, soprattutto la notte con la torcia…c’era sempre l’incognita di cosa potevi trovarci dentro 😀
un abbraccio tesoro!
mi sono svegliato a notte fonda che dovevo fare pipì, solo che non ero proprio entusiasta di percorrere il tratto di jungla che separava la nostra baracca dalla “happy room”…
ho provato a trattenermi ma alla fine, dopo aver sognato due volte di essere andato in bagno, ho dovuto cedere e sono andato. Con la mia torcia sono uscito dalla baracca, tutto il villaggio dormiva si sentivano solo i strani rumori dei predatori notturni della jungla provenire dal buio che mi circondava…
è stata la pipì più veloce che abbia mai fatto 😉
posti irreali, bellissimi, un paradiso terrestre ciao e state attenti ai cannibali, scherzoooooooo
🙂 ahaha ma quali cannibali…al più ci sono le tigri mannare 🙂 🙂
potevi pisciare nella jungla
Ci sono i serpenti velenosi…poi venivi tu a togliere il veleno?
Chi mi vuole rubare il mestiere???
Tranquilli, c’è spazio per tutti 😉
Ciao, vi seguo fin dall’inizio della vostra meravigliosa avventura e vi scrivo per chiedervi un’informazione sul trekking che avete fatto; nello specifico mi interessa sapere a quale agenzia vi siete rivolti e vorrei anche sapere dove avete dormito a chang mai (a parte le notti dedicate all’esciursione).
Grazie e buona vita!!!
Ciao Ivana, scusa la risposta tardiva: abbiamo prenotato il trekking tramite l’ostello…sto cercando di ricordare il nome dell’ostello ma non mi viene…
trovato! Julie guesthouse: era economicissimo, spartano ma con un bel giardino ed un’area comune. L’escursione e’ stata molto bella, puoi provare a prenotarla con loro anche se dormi da qualche altra parte 🙂
e’ stata un’emozione incredibile dormire in mezzo alla jungla, ed una bellissima esperienza visitare i villaggi remoti, e anche renderci conto del nostro impatto come turisti…
Quando parti? buon viaggio e buona vita anche a te! un abbraccio
ps: dimmi se ti servono info su qualche altro posto…a noi non e’ piacciuto tanto il Triangolo d’oro, mi aspettavo qualcosa di piu’…