Lesson learned e spostamenti
08 Gennaio 2012, h 12:25
Con una bella ora di ritardo il nostra minivan sciroccato lascia Krabi in direzione Khao Lak.
Uno dei concetti fondamentali da imparare per non farsi venire un’ulcera è che qui la gestione del tempo non ha nulla a che vedere con quella occidentale…qui è in vigore una specia di quarto d’ora accademico sistematico, vadido per tutto, dalla durata non prevedibile. l’orario di un bus, la partenza di una nave, un appuntamento…tutto è variabile, e conviene farselo piacere subito, appena arrivati. Tra l’altro i Thai non sono persone litigiose, e non capirebbero neppure perchè uno si arrabbi di fronte a un ritardo.
Questa è una delle prime Lesson Learned. Altre due Lesson Learned fondamentali:
- necessario fotografare una mappa, nel caso non la si possa portare dietro…per evitare di vagare per la jungla alla ricerca di una grotta che sta da tutt’altra parte rispetto a dove la si cerca 🙂
- non dare per scontato che se sul menù non c’è scritto “Piccante” il cibo non lo sia..
Fuori dal finestrino ci scorre accanto la provincia di Krabi: è bella, verdissima, ovunque ci sono queste rocce calcaree che improvvisamente si innalzano da terra per un 100 metri almeno, coperte di vegetazione tropicale…e le stesse rocce spuntano sul mare, un po’ ovunque, con dei bellissimi giochi di colore tra il verde della terra e il verde del mare. Domani dovremmo arrivare alle Isole Similan, oggi dormiremo a Khao Lak. Nel frattempo cerchiamo di organizzare il resto del viaggio, in particolare dobbiamoa vapire come e quando arrivare a Bangkok. Le opzioni bus sono diverse, ma bisogna arrivare a Khao Lak per capire gli orari, perchè online non si trova nulla con precisione.
I trasporti su lunghe distanze funzionano o tramite i Government Bus , che pare siano comodissimi, o tramite bus privati.
Oggi stiamo coprendo una distanza di circa 2 ore, quindi siamo stipati in un minivan. Stipati è la parola giusta visto che i bagagli più ingombranti finiscono proprio in mezzo a noi:
E’ bellissima l’organizzazione degli spostamenti: ogni giorno si spostano migliaia di persone tra un’isola e l’altra, tra una città e l’altra, e i Thai sono super organizzati. In genere c’è il servizio di Pick-Up in albergo, ossia vengono a prenderti dove dormi, e ti portano al punto di partenza del viaggio: al porto, per esempio, o oggi a una specie di stazione privata di minivan. Ovviamente questo servizio lo paghi col biglietto: non saprai mai quanto veramente costa per esempio la nave, perchè compri tutto in agenzie, e il prezzo è unico. Questo vuol dire anche che il prezzo non è fisso: sta alla tua abilità di mercanteggiare trovare il rpezzo migliore!
EffeMaschio è bravissimo in questo, ormai la sua faccia da culo non ha più limiti 😀
I biglietti sono in realtà delle ricevute di pagamento con su scritto il servizio acquistato: questa ricevuta non la porti con te durante il viaggio, ma la consegni a qualcuno che in cambio ti attacca sulla maglietta un adesivo con su scritto il nome della tua destinazione. Oggi insieme a noi altre almeno 400 persone aspettavano la partenza del proprio autobus. Ogni tanto uno dei tizi urlava il nome di una destinazione, e tu devi stare all’erta per sentire la tua: Kuala Lumpur, Singapore, Phuket, Ko Lanta…ed è fondamentale fare attenzione alla pronuncia, perchè stamattina abbiamo rischiato di finire a Kaolok invece che a Khao Lak 😀
La cosa più divertente qualche giorno fa sulla nave da Ko Lanta ad Ao Nang: di fronte alla spiaggia di Railay ci fermiamo, ma non in un molo, così, in mare, e facciamo uno scambio di passeggeri: prima le long tail boat (barche di legno utilizzate per spostarsi tra le isole) scaricano la gente diretta a Railay, poi un’altro traghetto passeggeri diretto a Phuket prende una parte delle persone che fino a quel momento avevano viaggiato con noi, e che continuano il viaggio per Phuket. Geniale!
Tutto questo tra lo stupore nostro, e mentre i marinai camminano su delle ringhierine della nave in equilibrio precario sistemando dei pneumatici per evitare che i due traghetti si tocchino…che figata l’ingegno e l’abilità umana!
Altro che ponte sullo stretto! 😉
La cosa delle etichette fa un pò deportato..ma vista la folla e la lingua è una trovata geniale! 🙂
Sono dei miti 🙂
Freeeee!!!!ma cosa sono tutte quelle pustoline rosse che hai sulle gambe e sulla spalla??????
zanzare….ora uso un profumo al DEET 55% 😀
detto anche Mosquito n.5
Adoro i vostri racconti…vi leggo ogni mattina prima di repubblica!!
Fra bella la tua ultima foto!!
Vi abbraccio
grandeeee! Peccato che con gli aggiornamenti non riusciamo a stare dietro a repubblica 🙂