Sciamanin
Festività natalizie passate in compagnia della famiglia e di una bellissima nipotina giunta come regalo di natale il 14 Dicembre. Dopo aver sistemato alla meglio, in un paio di ante, tutta la roba portata via da Roma mi accingo a preparare lo zaino che mi accompagnerà in questa avventura. Da dove inizio? Boh.. mi sa che tocca studiare, per fortuna che c’è il web e che ci sono tante persone folli come noi che vanno in giro per anni con i loro zainoni.
Cerchiamo quindi di far fruttare l’esperienza altrui. Come da buon uso della religione del backpacking inizio con lo stendere una coperta sul pavimento e pezzo per pezzo metto su tutta la roba che penso di portare con me. Ecco il risultato:
guardo la roba, guardo lo zaino, riguardo la roba. E’ chiaro che non ci entrerà mai…tocca sfoltire. Ed allora provo a consultare internet e l’oracolo svela alcuni pensieri molto profondi che andrebbero applicati a situazioni di questo genere:
1.Potresti farne a meno?
2.Ti serve veramente per vivere in viaggio?
3.Lo puoi reperire e comprare durante il viaggio?
e soprattutto la seguente massima:
4.Se hai dei dubbi sul portare o meno un oggetto, beh allora lascialo a casa.
Queste regole aiutano, eccome se aiutano. E’ difficile rispettarle però, ci sono oggetti che non andrebbero portati ma che la psicologia umana vuole con se. E’ soggettivo, a me succede con la maschera ed il tubo, ho sempre sognato di portarli in viaggio con me, penzolanti dallo zaino, per potermi tuffare non appena avessi visto acque limpide per scoprire fondali ed animali meravgliosi. Peccato che questi oggetti non passano il test di cui sopra. Ma io voglio portarli con me!
Quando leggo in un sito che “ad esempio non portate con voi l’attrezzatura da snorkel, costa pochissimo noleggiarla nei posti in cui vi potrebbe servire”. Allora è destino, mollo tutto nella scatola degli “scarti” pensando che effettivamente non sarebbe stato comodo portare con me maschera e tubo durante i mesi che passeremo tra patagonia e le ande sudamericane…
e così via, dopo aver stuprato i miei sentimenti nel prendere decisioni sullo scarto di oggetti non vitali ma psicologicamente importanti è tempo di procedere con la fase 2.
La fase 2 consiste nel arrotolare l’abbigliamento. Avete capito bene, ARROTOLARE l’abbigliamento. E’ comunemente considerato un metodo per ottimizzare lo spazio e ritrovare rapidamente quello che ti serve. Se poi si arrotolano più capi insieme si risparmia ancora più spazio. Io ho messo insieme capi simili così da ritrovarli semplicemente all’occorrenza. Ed ecco come diventa quindi la roba dopo la fase 2:
Ci siamo quindi, il momento è finalmente giunto, lo zainone è stato fatto e domani si parte, sembrava una cosa che non sarebbe arrivata mai, ed invece dopo mille peripezie e preparazioni domani si cambia continente. Destinazione Hong Kong.
Saluto la famiglia e do un saluto veloce a Bari, l’ennesimo a quasi 10 anni dal primo, saluto il venditore di panini sotto casa (Mangi Bu’):
Poi saluto anche il fruttivendolo che vende frutti esotici sotto casa:
come direbbero a Bari:
“C g nama scì sciamaninn, c non g nama sci non g n sim scen”
*se ce ne dobbiamo andare andiamocene, se non ce ne dobbiamo andare non ce ne andiam
e allora, SCIAMANIN
buon viaggiooooo… te ne sciut già ?
Ciao ragazzi buon viaggio….