Epatite B
Il virus dell’epatite B (HBV) è presente in tutto il mondo. Il virus dell’epatite B può essere trasmesso con i rapporti sessuali, con ferite, tagli, strumenti acuminati (tatuaggi, fori alle orecchie, interventi sanitari forniti o ricevuti). Il rischio di contrarre l’epatite B in un viaggio internazionale dipende da:
a) l’incidenza dei portatori del virus B nella popolazione locale;b) la possibilità di contatto con sangue, saliva, secrezioni, rapporti sessuali con persone potenzialmente infette;c) durata del viaggio. La percentuale dei portatori del virus è alta (>8%) in tutti i gruppi socioeconomici di certe aree: Africa, Sud Est asiatico compresa Cina, Corea, Indonesia, Filippine, Medio Oriente, Isole del pacifico, Amazzonia, Caraibi; moderata (2-7%) nell’Asia sud centrale e sud occidentale, nell’Europa Meridionale e Orientale, nell’ex URSS e nella maggior parte dell’America Centrale e Meridionale; bassa (<2%) in Australia, America del Nord, Europa Occidentale.Il vaccino contro l’epatite B è molto sicuro ed efficace.Prima di procedere alla vaccinazione è utile eseguire i markers (attraverso un esame del sangue), se questi risulteranno negativi si potrà procedere alla vaccinazione secondo questo schema:Una prima dose di vaccino (Engerix B oppure Recombivax HB) nel muscolo deltoide del braccio. Primo richiamo dopo un periodo compreso tra i 30 ed i 60 giorni. Secondo richiamo dopo sei mesi dalla prima dose.Dopo circa tre anni è utile eseguire una titolazione anticorporale (mediante prelievo del sangue) per valutare se si è ancora sufficientemente protetti dal virus; in caso negativo basterà una sola dose di richiamo.Va precisato che una protezione ottimale è conferita solo dopo la terza dose quindi la vaccinazione dovrebbe iniziare sei mesi prima del viaggio per completare il ciclo prima della partenza; la serie vaccinale deve essere iniziata anche se non può essere completata prima della partenza.