Le rane ed il pregiudizio dell’ottimismo
16 di Agosto
ed io sono a lavoro
e di mestiere non faccio il bagnino.
“però va bene così, tanto tra un pò si parte”. E’ incredibile come questo pensiero ricorrente renda le mie giornate più piacevoli. Credo sia una normale condizione della mente umana, credo sia lo stesso motivo per il quale a lavoro, e più in generale nella vita, si cerca di perseguire degli obiettivi. Gli obiettivi aiutano a rendere più sopportabile il peso della quitidianità, aiutano a far superare le difficoltà nel momento in cui si ha la consapevolezza che nel futuro c’è qualcosa di fantastico che ti aspetta. Per fare un esempio agnostico è come per quelli che credono che dopo la morte ci sia un’aldilà, che ci siano delle vergini che ti aspettano in paradiso, allora anche se di mestiere aiuti i suini a riprodursi sarai sempre spinto a fare il tuo dovere perche dopo questa vita, come premio, ci sono le vergini (le donne, non le suine)
Stavo leggendo proprio oggi un articolo sull’internazionale di Luglio intitolato “La forza degli ottimisti” di Tali Sharot del Time:
il nostro cervello è progettato per farci vedere sempre il lato positivo delle cose. Perchè l’ottimismo può aiutare a vivere meglio e perfino a modificare la realtà…Gli psicologi lo chiamano “pregiudizio dell’ottimismo”: la convinzione che il futuro sarà molto meglio del passato e del presente…L’eccessivo ottimismo può portarci a commettere errori disastrosi, ma quel pregiudizio ci protegge anche. Senza ottimismo i nostri antenati non si sarebbero mai allontanati dalle loro tribù e forse vivremmo ancora ammassati nelle caverne sognando la luce e il calore…
Lo dico sempre io alla EffeFemmina quando mi rimprovera per delle briciole che cadono sul pavimento…come facevano i cavernicoli che si ammassavano nelle caverne e che non avevano un pavimento?
Per poter progredire dobbiamo essere capaci di immaginare realtà alternative, migliori, e credere di poterle costruire. Questa fiducia ci spinge a perseguire i nostri obiettivi
Chissà se partiremo veramente, per adesso però io sfrutto il pregiudizio dell’ottimismo e faccio un grande sorriso alla faccia di chi crede che il 16 di Agosto bisognerebbe stare al mare oppure a cazzeggiare in un ufficio semideserto anzichè saltare come una rana da un meeting all’altro. Del resto il mio collega mi aveva avvisato:
“mate, they are fucking mad like a box of frogs”
aveva ragione e poi come faccio a questo stranieri nordeuropei a spiegargli che ad Agosto non si lavora in Italia?
Vabbè è il momento di farsi una bella doccia di 20 minuti di acqua calda (in questo posto ci sono 14 gradi), alla faccia delle rane pazze e del monetorium (a causa della quale non posso stare più di tre minuti sotto l’acqua calda a Roma per risparmiare sulle spese della luce… 🙁 )…
per fortuna che c’è lei che mi aspetta sotto la doccia…
Gnight!
Rileggo il post cercando di trovare il nesso tra l’ottimismo e le briciole sul pavimento….non cercare di giustificare con la sociologia la tua non voglia di fare pulizie 🙂