Dal “socialismo o muerte”…alla muerte del socialismo
A Cuba, il socialismo e’ morto.
Non parlo del socialismo economico, quello di un’economia che barcolla e faticosamente ondeggia verso spinte capitalistiche (la chiamano actualisation del sistema economico), ma continua a reggere. Parlo del socialismo umano, quello degli uomini liberi, degli uomini liberati dalla schiavitu’.
Il socialismo e’ morto quando un cubano puo’ entrare in una spiaggia di un Cayo solo se preventivamente autorizzato. Il socialismo e’ morto quando in un gruppo di isole, le spiagge sono diventate tutte di proprieta’ di hotel e resort, ed e’ rimasta solo una spiaggia libera. Il socialismo e’ morto quando la gente e’ pagata in moneta nacional, ma tutto si compra in CUC. Il socialismo e’ morto perche’ un taxista particular guadagna più’ di un medico. Il socialismo e’ morto perche’ si dice particular perche’ dire privato sarebbe ammettere la sconfitta. Il socialismo e’ morto perche’ le classi sociali sono profonde e nette: da un lato i salariati governativi che guadagnano in moneta nacional, dall’altro chi lavora con i turisti e guadagna in CUC. Il socialismo e’ morto perche’ chi ha la casa particular puo’ comprare la tecnologia, ma un maestro delle elementari non puo’ permettersela.
Il socialismo e’ morto perche’ Internet non e’ legale nelle case. Il socialismo e’ morto perche’ Internet in casa e’ legale solo per poche persone, autorizzate dal governo. Il socialismo e’ morto perche’ Internet nei chioschi costa caro, e un Cubano medio non puo’ pagarlo. Il socialismo e’ morto perche’ c’e’ un solo giornale. Il socialismo e’ morto perche’ c’e’ la liberta’ di professare una sola idea, le altre sono controrivoluzionarie e bandite. Il socialismo e’ morto perche’ per lasciare il paese e’ necessaria un’autorizzazione, e si devono pagare 150 dollari.
Il socialismo e’ morto perche’ la rivoluzione voleva un paese di uomini liberi…ma se mi guardo attorno vedo solo catene.
Ah belliiiiiiii finalmente :D:D:D
Bè purtroppo le cose sono cambiate…un mio amico che ci è stato 2 anni fa mi ha detto le stesse cose….che amarezza!!!
Gli “ismi” della ideologia si basano sul concetto che una sola persona possa partorire una concezione del vivere comune che vada bene per tutti. E gia qui partiamo con un paradosso.
Il salto agli “ismi” politici è breve, nati per fondare le basi del buon governo, passati come mezzo per un fine e scaduti poi nel potere (di pochi).
Ma il mondo è bello perchè vario, o almeno così si dice.
Pertanto non mi meraviglio se Cuba vive nella più degradata miseria ed è controllata da una casta di ricchi rivoluzionari.
Il Che è solo una romanzata icona dell’illusoria voglia di un mondo migliore.
Hic … ho bevuto troppo %)
Il problema è che noi non viviamo in un mondo politicamente e moralmente migliore, a volte, parlando con i cubani più convinti, ho difficoltà a difendere la nostra democrazia, che inizia ad oscurarsi. Votare il partito senza poter eleggere i propri rappresentanti è veramente democrazia? E la stampa e la TV in mano ai potenti è veramente libertà di informazione? Per fortuna abbiamo internet che è l’unica cosa di veramente libero che ci è rimasto e questo i cubani non ce l’hanno…
amen 😉
eh già…