On the road to Uyuni
20 Maggio, ore 17:57
In questo momento vorrei Wikipedia per capire quali sono i sintomi dell’ipotermia.
Siamo nel mezzo dell’altipiano boliviano, a 4200 mt d’altezza…non c’è elettricità, figuriamoci acqua calda o riscaldamento.
Siamo partiti ieri da Tupiza, con una jeep che ci porterà in 4 giorni fino al salar de Uyuni, attraversando il Sud Ovest della Bolivia. Nella jeep siamo in cinque: l’autista-guida Raoul, DoppiaEffe, Aude e Nicolas, una coppia francese in giro per il mondo per un anno. Segue un’altra jeep con dentro l’autista-guida, la cuoca Patricia, due ragazze inglesi, un colombiano e un canadese. Bel mix, no?
Noi che eravamo rimasti stupiti dai paesaggi vari della Nuova Zelanda, qui in Sud America siamo letteralmente a bocca aperta…
Dalla Patagonia alla Bolivia, il fattor comune è la grandezza. Grandezza degli spazi, delle montagne, delle lagune. In due giorni di viaggio da Tupiza a questo pueblo sperduto abbiamo attraversato una vastità di paesaggi multicolore: dalla strada scavata in mezzo alle rocce rosse al vulcano con la cima imbiancata, dalle lagune blu, verdi o bianche al deserto di sabbia. Abbiamo attraversato ruscelli ghiacciati, camminato col dirupo accanto o accanto ai gayser, fatto il bagno alle terme, raggiunto i 5000 mt di quota. Incredibile esperienza, davvero.
E nello spirito di questi luoghi, tutto è basico: dormiamo in delle case in villaggi minuscoli, senza alcuna comodità come gli abitanti locali. Un anziano incontrato ieri ci ripeteva “E’ triste questo paese, vero?”. Una solitudine e una tristezza nei suoi occhi…chissà cosa deve sembrare il mondo fuori, quando vivi in una casa di mattoni crudi assemblati senza cemento, col tetto di paglia, e una tv (spesso al plasma) che bombardandoti con le sue cazzate non fa altro che accentuare la tua solitudine.
Da Tupiza abbiamo attraversato paesaggi di ogni genere, con le concrezioni de La Silla, strade a strapiombo sui burroni, per arrivare a dormire a Sant’Antonio de Lipez. Da qui stamane sveglia alle 4:30 per partire alle 5:30, e vedere l’alba sul Pueblo fantasma…e poi Laguna Verde, Terme, deserto di Dalì, Laguna Bianca e Verde, i gayser. Una sola parola per definire la nottata di ieri: mucho frio (-10°C). E pare che oggi sarà peggio (e dallo stato di congelamento delle mie mani, deduco che sicuramente sarà peggio!). Ecco le prove…
L’altitudine ci ha attaccati in momenti diversi: qualche giorno fa EffeMaschio, che ha vomitato l’anima dopo la prima notte a 2300mt. E ieri nottata insonne a causa di EffeFemmina, che non riusciva a dormire a causa dei battiti cardiaci accelerati. Ogni movimento, anche il più stupido, sembra un’impresa titanica: dal prendere lo zaino sulle spalle a camminare per 10 minuti in salita…guai dimenticarsi di essere sopra i 2500 e fare uno scatto felino! E guai mangiare pesante: la digestione è lenta e più difficile per noi uomini delle basse altitudini. Sintomi normali quando si sale in alta montagna, superabili grazie a un’amica: la coca. Le foglie si mettono in bocca, in modo da assorbire pian piano i principi che aiutano a normalizzare il corpo ad altitudini elevate. Altra opzione è prenderla sotto forma di mate, ossia un infuso (con la doppia funzione di riscaldarsi!). Da quasi una settimana i nostri sorrisi mostrano un piccolo spicchio verdi ai lati 😀
Domattina partenza alle 8, direzone Laguna Colorada e poi verso Uyuni. Sempre che riusciamo a sopravvivere alla nottata 🙂
Daiiiii ma il paesaggio è uguale a quello che ho visto io in Cile…ricordate le mie foto? stessi colori, stessi ambienti, stesse forme…però voi non avete fatto il bagno nella laguna salata…non avete provato il piacere di stare seduti nell’acqua…hihihi….avete fatto capire benissimo il freddo che avete patito…tittiaaa
San Pedro lo abbiamo saltato proprio perchè è molto simile al salar de Uyuni ( le due regioni sono molto vicine).
Il bagno nella laguna non lo abbiamo fatto, però in cambio ci siamo calati in una fonte di acqua calda, che goduriaaaa
ma non scrivete più????????? noi siamo in attesa, anche se non scriviamo
abbiamo scritto due post in un giorno, meglio di così 😉
abbiamo qualche problemino con le connessioni internet e con il tempo, che qua scorre rapido…