Nuova Zelanda: Il punto più lontano da casa (Parte 3)
Ci eravamo lasciati alla partenza per Queenstown: da qui comincia un momento di sfiga clamorosa che andrà avanti per tanto tanto tempo…
Dopo circa 2ore di viaggio, il minivan su cui viaggiamo decide di impazzire, e smettere di funzionare: peccato siamo nel mezzo del nulla e i cellulari non funzionano! Ci fermiamo in un punto panoramico (la NZ e’ piena di lookout panoramici, su ogni tipo di strada), e l’autista manda dei messaggi alla compagnia dei bus. Come? Chiedendo a dei camperisti di chiamare la compagnia appena troveranno il segnale telefonico! Per sicurezza manda più’ messaggi: uno con un camper diretto a Nord, e uno diretto a Sud.
Passiamo le 3 ore successive ad aspettare che arrivi il bus di un’altra compagnia, anche lui diretto a Queenstown: notare che non abbiamo preso quest’ultimo bus per non arrivare troppo tardi a destinazione :S
Quindi alle 5 circa, quando saremmo dovuti essere a Queenstown, riusciamo in realta’ a salire sul nuovo bus! Tutto bene se non fosse che, appena si ferma il nuovo bus, il nuovo autista scende e dice di sentire che qualcosa non va…e’ uno scherzo?? pensiamo noi con le lacrime agli occhi. Il nuovo bus riparte, ma dopo un po’ si deve fermare. Ok, non e’ uno scherzo ma e’ una candid camera, perche’ non e’ matematicamente possibile che due bus si rompano lo stesso giorno!!! Il nuovo autista e’ sull’orlo di una crisi di nervi: si affanna al telefono per capire come fare…nel frattempo ci molla di fronte al più’ vecchio pub della nazione, che non si sa come mai si trova in questo punto sperduto alle pendici di un monte. Una bella Montheit’s asciuga le nostre lacrime di disperazione…si riparte, col cuore in gola visto che siam
ore e mezza di ritardo, ma siamo arrivati sani e salvi…piangiamo commossi di fronte alla porta della stanza dell’ostello.
Il giorno dopo ci aspetta Milford Sound: le foto parlano da sole, incantevole la strada per arrivare, e incantevole il fiordo. La strada e’ lunga e sembra non finire mai (impieghiamo circa 5 ore per arrivare!), ma l’autista del bus fa anche da guida, e durante il tragitto si ferma spesso nei punti più’ interessanti, e ci racconta mille aneddoti (io ne colgo la meta’, il sonno mi colpisce e affonda…).
Bellissimo quando la barca si avvicina alla cascata, guardate il video:
Al ritorno Jucy ci offre la visione di due film sulla Nuova Zelanda: Whale Rider, carino, film delicato nella sua protagonista, ma anche forte sulla cultura Maori; The World’s Fastest Indian , che racconta la storia vera di Burt Munro, mitico pilota di moto neozelandese e del suo pazzo viaggio negli states per battere il record storico di velocità: straconsigliato, una bella storia!
Il giorno dopo e’ Queenstown, la citta’ folle, dove ogni attivita’ estrema e’ normale: per DoppiaEffe c’e’ il rafting, ma soprattutto…c’e’ lo skydiving di EffeFemmina…ma su questo sapete gia’ tutto 😛
Il sole continua a graziarci, il panorama da La Gondola e’ stupendo…attivita’ sportiva della giornata: go kart in discesa, funny! Attorno si fanno parapendio e canyon swing…
Siamo nel punto più’ lontano da casa, ora…18086 km, 12 ore di fuso orario. E’ strano pensare che potremmo solo avvicinarci ora!
Ripartiamo in direzione Nord, con sosta a Lake Tekapo per vedere le stelle in quello che si dice sia il cielo migliore di tutta la NZ. Effettivamente, e’ stupendo: poche volte, forse mai, ho visto cosi nitidamente la Milk Way (Via Lattea). E, soprattutto, ecco la Croce del Sud: li di fronte, luminosa…emozionante, vuol dire che siamo davvero dall’altra parte del mondo…a testa in giu’ 😛
Prossima tappa è Christchurch, per prendere in consegna la nostra 3 missione: macchina da rilocare a Picton…che cagata di macchina, e’ terribile questa volta! Pero’ ci costa solo 15 dollari, in fondo non ci importa essere trendy 😛
(To be continued…)
Chi sta facendo le foto? sono bellissime…ma quale macchina state utilizzando? Tra foto di funghi, animali e vegetazione state per far concorrenza al figlio di Piero Angela:-)
Stiamo utilizzando entrambe le macchine, la compatta e la reflex. A seconda dei casi una è meglio dell’altra ed alla fine scegliamo solo le foto migliori e più significative per pubblicarle sul blog.
La EffeFemmina è migliorata molto nel fare le foto in questi ultimi mesi, sta per superare il maestro 😉